mercoledì 25 luglio 2012

Problemi all'IPLA... e noi teniamo alta la guardia....

Riceviamo e pubblichiamo a titolo informativo:

 Sull'IPLA pesa oggi il silenzio assordante della Regione Piemonte
Oggi davanti al Consiglio Regionale del Piemonte hanno manifestato pacificamente e in silenzio i lavoratori dell'IPLA, l'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente. Una delegazione di questi è stata poi ricevuta in audizione ed ha ribadito i motivi della preoccupazione che sta agitando gli stessi.

L'IPLA è una società pubblica controllata dalla Regione Piemonte e controllata anche dalla Regione Valle d'Aosta e dalla città di Torino. L'ente si occupa della pianificazione territoriale, della gestione della risorsa legno, della lotta alle zanzare, di studi e monitoraggi funzionali all'attivazione delle misure PSR, dello studio dei suoli agrari e forestali, della gestione dei rifiuti, della tutela ambientale, dello studio e salvaguardia della biodiversità, della fitopatologia e dell'assistenza delle aree protette regionali.

Il 2011 per l'istituto è stato l'anno peggiore da quando è stato fondato. I soci che dovrebbero garantire un numero di incarichi adeguato al funzionamento della società hanno latitato e per la prima volta l'IPLA ha chiuso con un bilancio in passivo.

I lavoratori si sono detti disponibili a collaborare con gli enti proprietari, avendo già prodotto un piano strategico di rilancio, ma il bastone tra le ruote è arrivato dalla famigerata spendig review del Governo Monti che prevede la riorganizzazione delle partecipate.

L'Assessore Ravello ha garantito che una soluzione verrà trovata e che il bilancio verrà approvato, ma nessun impegno è stato preso rispetto alla ricapitalizzazione della società.
Anzi la Regione non si è presentata all'ultima assemblea dei soci.

In questo momento, a causa della "legge Bersani" del 2006, l'IPLA può lavorare esclusivamente per i suoi azionisti pubblici, mentre le competenze e le professionalità dei suoi lavoratori potrebbero consentirle di servire anche altri enti pubblici ed istituzionali: in passato la Regione Liguria aveva mostrato interesse per l'operato dell'istituo.
Questi lavoratori hanno diritto ad avere risposte chiare ed immediate. Le loro professionalità sono un patrimonio importante della nostra Regione.

Le preoccupazioni sull'IPLA investono inoltre una serie di progetti specifici come quello sulla lotta biologica integrata alle zanzare, che iniziato nel 1995 ed uscito dalla fase sperimentale interessa oggi un'area di 120 Comuni sparsi su 7 province, con il coinvolgimento di 425 aziende risicole e ha permesso il consolidarsi di professionalità. Sono un centinaio i dipendenti che oggi, con varie modalità contrattuali non solo vivono l'incertezza dell'Istituto, ma anche la reale possibilità di prosecuzione di un progetto che nell'arco degli anni inizia a dare effetti positivi su larga scala.

Non da ultimo se la società fosse chiusa il Piemonte dovrebbe restituire i fondi europei relativi a importanti progetti comunitari. In un momento delicato come questo, riteniamo che realtà di questo genere dovrebbero invece essere valorizzate per lo sviluppo ed il rilancio del nostro territorio.

 
Questa la risposta del Consiglio Regionale:

Per l’Ipla (Istituto per le piante da legno e l'ambiente), nel futuro potrà esserci la possibilità di aumentare il proprio fatturato, lavorando anche per clienti che non siano la Regione Piemonte, il Comune di Torino e la Regione Valle d’Aosta, come invece avviene obbligatoriamente sinora. Così il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo, ha risposto oggi alla delegazione delle Rsu dell’Ipla, che è stata ricevuta a Palazzo Lascaris anche dal vicepresidente Roberto Placido e dal consigliere segretario Gianfranco Novero.
All’incontro erano presenti anche esponenti dei vari gruppi politici.

Cattaneo
ha spiegato quali potranno essere le future strategie per salvare l’Istituto, riferendo quanto comunicatogli dalla Giunta regionale sul punto. “Il Consiglio, da parte sua – ha aggiunto il presidente – si farà parte attiva per queste azioni concrete, come anche la convocazione di un’assemblea dei soci per la ricapitalizzazione, che l’assessore mi dice possa farsi dopo settembre”.

I lavoratori, 52 in tutto, perlopiù laureati e tecnici specializzati in materia forestale, hanno lamentato il “silenzio da parte dei nostri proprietari, vale a dire la Regione Piemonte, il Comune di Torino e la Regione Valle d’Aosta. Siamo in situazioni di difficoltà, con le commesse che vengono a mancare e non abbiamo alcuna risposta alle nostre logiche domande sul futuro. Eppure svolgiamo un ruolo fondamentale per l’ambiente e il territorio”.

Ma per aumentare il lavoro e mantenere in vita l’Istituto, potrebbe essere utile “applicare le norme sulla spending review – come ha sottolineato Cattaneo – visto che impongono alle società partecipate per oltre l’80% da enti pubblici (e l’Ipla lo è al 100%) di poter lavorare per vari committenti, pubblici o privati. Vietano invece l’esclusiva che oggi si applica per legge regionale all’Ipla. Ecco perché si dovrà cambiare rotta”.

lunedì 23 luglio 2012

Forestali Collection Summer 2012

 Ad alcuni Operai li hanno già consegnati, altri li riceveranno prossimamente, e tutti coloro che fanno uso di roncola avranno in dotazione un nuovo DPI, l'ultimo previsto da Sintesi SpA, l'Azienda preposta alla prevenzione e sicurezza sul lavoro.
Trattasi di uno speciale guanto antitaglio (concepito per l'industria agroalimentare, ma adottato anche in ambienti metalmeccanici e a rischi taglio o contusione)
E prodotto da MAPA e si chiama Krotech Food 828 ed è in maglia di fibra di vetro e poliestere.
Il design non prevede cuciture ed è ambidestro, lo si indosserà sotto i normali guanti già in dotazione.
Avete capito bene... si indosseranno 2 guanti in una mano e 1 solo nell'altra, per tutelare la mano che non impugna la roncola.

Per una maggiore sicurezza ed una più lunga durata dei guanti la casa produttrice consiglia di:
• Conservare i guanti nel loro imballaggio al riparo dalla luce e dall’umidità.
• Si consiglia di fare una prova preliminare dei guanti, poichè le reali condizioni
d'uso possono differire da quelle delle prove "CE" di tipo.
• In presenza di liquidi, questo guanto puo essere usato come sotto guanto
resistente al taglio
• Lavare ed esciugare bene le mani prima di indossare i guanti.
• Istruzioni d'uso su etichetta :
lavaggio a 70°C max, non candeggiare, si possono lavare e asciugare a secco,
stiratura possibile anche se non necessaria.
• Attenzione : L'uso dei guanti o procedimenti di pulizia o lavaggio non
specificamente raccomandati possono alterare i livelli di prestazione.
• Prima di riutilizzarli, verificare che i guanti non presentino screpolature o
lacerazioni.

martedì 17 luglio 2012

Panorama e i numeri dei forestali

Nel settimanale Panorama del 18 luglio a pagina 85, a cura di Antonio Rossitto, un servizio in aria di spending review, riguardo i forestali della regione Sicilia, in particolare, l'attenzione del noto settimanale si sofferma sul paese di Godrano (PA).
Il nostro blog non si addentra nelle questioni che non riguardano il nostro impiego in Piemonte, ma vista la citazione anche della nostra regione, si riportano di seguito i dati rilevati da Panorama, a titolo di confronto, nulla di più.
 Il raffronto parte dal dato globale dei 28.542 di cui 25.833 precari che produrrebbero 693 milioni di euro di spesa di cui 180 a carico dell'Inps per le disoccupazioni.
Gli operai piemontesi, secondo Panorama, dovrebbero essere 404.. Cifra curiosa visto che a Dicembre 2011 i Colleghi erano circa 500 e solo 13 hanno abbandonato l'impiego a seguito delle ultime preoccupanti vicissitudini.


Per chi volesse approfondire, un'altro punto di vista invece è offerto dal blog http://forestaliantincendiosicilia.blogspot.it/






sabato 14 luglio 2012

Andreotti docet



Ovviamente nessuno può insinuare niente e neanche puntare il dito su qualcuno,  ma certo è, che la trasparenza non è mai troppa...
Non pochi operai, in seguito all'aggiornamento delle nuove graduatorie da parte della commissione composta da direzione, DL e sindacati, han dimostrato titubanza e scarsa fiducia, almeno per il fatto che tale graduatoria sia stata trattata quasi alla stragua di un segreto di stato o di dati estremamente sensibili a tal punto di pretendere e mettere a verbale l'impegno di non divulgare tale graduatoria.
Se da una parte è vero che così facendo si suppone che regni una certa quiete, da un'alta angolazione qualcuno potrebbe vederci magari qualcosa che potrebbe dare adito a qualche dubbio...
Siccome poi, in passato si è già visto che qualcuno è passato da stagionale a "TI" non proprio rispettando le graduatorie, è più che comprensibile che oggi, qualche operaio possa manifestare il suo disappunto sulla scelta di non divulgare alla luce del sole la velata lista.
Ed è ovvio, per dirla alla Lubrano, che "la domanda sorge spontanea" ossia, se tutto è regolare e tutto è chiaro e in regola, perchè tenere all'oscuro di tale graduatoria gli operai (che poi sarebbero anche i diretti interesati?)
Le rappresentanze sindacali (che pare non si siano opposte oltremodo a tale restrizione) possono far leggere la posizione dei diretti interessati con una fugace occhiata alle graduatorie ma essendosi impegnati alla non divulgazione del documento non possono rilasciarne copia, col risultato che nessuno può verificare con calma eventuali imprecisioni o irregolarità.
Sfidiamo chiunque a dire su due piedi, in un giorno qualsiasi, quante giornate ha maturato dall'inizio del rapporto di lavoro (dal primo anno da stagionale ad oggi) e il livello di valutazione tenuto conto di corsi e meriti vari...
Ecco che allora, che dopo Lubrano a qualcuno potrebbe tornare in mente anche Andreotti...
"A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca"
Le vedremo le graduatorie, certo, ma forse sarà troppo tardi e qualcuno potrebbe sentirsi rispondere nuovamente dal proprio DL: "vabbè...ormai è fatta"

Può essere che le graduatorie, essendo effettivamente regolari e corrette, possano essere distribuite dai DL e rassenerare ogni lavoratore, che, vista la correttezza della procedura sia motivato e invogliato a continuare serenamente la propria crescita professionale? Chissà....

lunedì 9 luglio 2012

Citazione (con lode)

Citazione con lode, dell'operato degli operai forestali, comparso su un articolo di giornale in provincia di Vercelli il 6 Luglio 2012.


domenica 8 luglio 2012

Campionato Stihl 2012




Campioni in gara sull'esempio dei boscaioli nordamericani. È quanto avverrà il prossimo 8 luglio agli Spiazzi di Gromo in Alta Val Seriana, dove è annunciata la disputa del Campionato Italiano Stihl
Timbersports.


I migliori atleti italiani si affronteranno per decretare chi sarà il campione. Ascia e motosega diranno chi tra questi ragazzi vestirà la maglia della nazionale per difendere i nostri colori ai Mondiali di Norvegia che si disputeranno dal 6 all’8 settembre a Lillehammer

Si tratta di una disciplina articolata in sei diverse prove, una sorta di esathlon dei boschi, in cui gli atleti competono a colpi di ascia, sega e motosega. Nate nel 1985 in Wisconsin queste competizioni si sono diffuse rapidamente grazie alla spettacolarità e all'entusiasmo dei concorrenti raggiungendo in breve tempo il Canada e l'Europa.

Domenica 8 luglio i migliori atleti italiani si affronteranno per decretare chi tra questi ragazzi vestirà la maglia della nazionale per difendere i nostri colori ai Mondiali di Norvegia che si disputeranno dal 6 all'8 settembre a Lillehammer, che già ospitò le Olimpiadi.

Le gare di domenica 8 luglio agli Spiazzi di Gromo (ingresso libero) prenderanno il via alle 14.30. Per l'occasione il Consorzio Forestale Alto Serio promuove, in collaborazione con le aziende e le istituzioni locali, una serie di iniziative che rievocano il lavoro e l'antica professione del boscaiolo che ha fatto la storia anche della Val Seriana.

Le sei discipline:

martedì 3 luglio 2012

Disoccupazione 2011





E allora... l'avete ricevuta la boccata d'ossigeno?
Quest'anno tutto a posto?
Speriamo che non ci siano sorprese come l'anno scorso...
Ciao a tutti e buon lavoro!